Il “ventre” del corbezzolo
La superficie liscia, levigata così bene che è un piacere toccarla.
Il colore di un caldo ocra, con una sfumatura che varia verso l’arancione.
Le pieghe laterali che sono simili a quelle di un fianco umano in torsione.
Due fori che sembrano due ombelichi.
Un ventre leggermente tronfio che ricorda un bevitore di birra o meglio un bambino ben pasciuto.
Forse è difficile riconoscere in questo particolare la corteccia di un albero, precisamente un corbezzolo, l’Arbutus Andrachne L.
Lungo il sentiero che porta alle rovine abbandonate di Selge, tra le propaggini dei Monti Tauri in Turchia, lungo il S. Paul Trail, è facile imbattersi in boschi dove questo albero è comune e continua a meravigliare.
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